Hai pensato di sperimentarti con il risanamento tubazioni ma non sai da dove iniziare?
Sei nel posto giusto.
In questo articolo capiremo perché è necessario affrontare per gradi questo universo e da cosa si può semplicemente partire.
Negli ultimi anni, la crescente richiesta di soluzioni di manutenzione conservative ha spinto la diffusione del risanamento tubazioni dall’interno, servizio già consolidato all’estero da parecchi decenni.
Offrire oggi il risanamento tubazioni ai propri clienti è una preziosa opportunità per espandere il proprio portfoglio di servizi e soddisfare la crescente domanda di soluzioni di manutenzione ecosostenibili.
Cosa è davvero complicato in questo settore?
Il mondo del risanamento tubazioni è vastissimo e richiede un considerevole bagaglio di esperienza per il successo lavorativo. Sono necessari decenni di esperienza (e non basta) per conoscerlo a fondo.
Ogni intervento è unico e spesso risulta necessario inventare una soluzione di risanamento per risolvere il problema.
La flessibilità e capacità di adattamento sono un must per un professionista del risanamento tubazioni.
Per questo motivo, iniziare, può apparire da subito una sfida personale.
Non serve spendere un’esagerazione!
Dal punto di vista finanziario, avviare l’attività di risanamento tubazioni può richiedere un grande impegno. Quando si inizia si è tentati di acquistare tutto ma è fondamentale darsi un freno per evitare di riempirsi il magazzino con delle costose strumentazioni senza saperle usare e senza aver prima capito se questo nuovo lavoro corrisponde alle proprie aspettative.
La strategia è partire con gli interventi più semplici, che non richiedono un grande impegno economico.
Gradualmente si andranno poi ad aggiungere altre risorse.
In questo modo si può prendere consapevolezza del lavoro e valutare se corrisponde alle aspettative.
Quali sono questi interventi più semplici per un risanatore?
O meglio, quelli basici con attrezzature più economiche?
Il risanamento con sistema Packer.
Si tratta di un tronchetto di fibra di vetro impregnato di resina che viene inserito nel tubo attraverso un pallone espandente (il cosiddetto pallone packer).
Mediante l’insufflazione d’aria il pallone viene gonfiato assicurando l’adesione della fibra alla parete interna. Il composto viene lasciato polimerizzare garantendo, al termine dei lavori, una perfetta integrazione con il vecchio scarico.
Anche in questo caso però, per partire dagli interventi di base, occorre escludere le curve e i punti troppo lontani che faremo in seguito.
Fermiamoci alle cose più semplici.
Come punto di partenza già potrebbe sembrare complicato avere a che fare con la resina che viene influenzata dalla temperatura esterna durante il lavoro (temperatura ovviamente differente all’interno degli scarichi). Ma non lasciamoci intimorire. Ci vuole anche un po’ di brivido in questo lavoro!
Da dove partire?
Innanzitutto il tuo lavoro attuale o la tua ispirazione ti orienta maggiormente verso diametri più grandi o più ridotti?
Per grandi intendiamo la fognatura all’esterno, principalmente sotto strada dove troviamo diametri a partire dal 150mm.
Per piccoli ci riferiamo a diametri a partire dal 70mm fino al 150mm. Pensiamo ai lavori civili all’interno o all’esterno delle unità abitative, condomini ed edifici in genere.
Capito questo siamo già sulla direzione giusta.
Cosa ti serve?
Abbiamo predisposto due kit differenti, ognuno dei quali con tutto l’occorrente per iniziare da zero questo tipo di risanamento.
Prima di tutto però è bene puntualizzare alcuni aspetti.
Indipendentemente dal diametro ci sono degli strumenti base che non devono mai mancare.
Gli strumenti essenziali per il risanamento Packer
Strumenti per la pulizia
Gli strumenti base sono una tuta, cellophane, guanti, nylon, carta, occhiali e diluente.
Questi sono essenziali per evitare di sporcare i tuoi indumenti, capelli, pelle, il cantiere e gli strumenti di lavoro. Bada bene, la resina per packer è molto difficile da rimuovere. È importante quindi adottare tutti i possibili accorgimenti per evitare che questo succeda.
Di cosa dovrai ancora disporre?
Strumenti per la miscelazione e stesura
Trapano o avvitatore con frusta per la miscelazione.
La resina per packer è composta da due componenti (la resina silicata e l’indurente) che vanno miscelati adeguatamente perché facciano reazione. Un’errata miscelazione può portare fin da subito ad una polimerizzazione non conforme. Questo si può manifestare fin da subito o nel tempo.
Per la stesura uniforme della resina deve essere utilizzata una spatola con bordo liscio in metallo.
La resina silicata per packer va pesata?
Assolutamente no. Il calcolo dei due componenti (resina e induritore) deve avvenire per litri.
100:50 è la corretta proporzione. Se sbagliati possono causare problemi di non catalisi con tutte le conseguenze strutturali che possiamo immaginare.
Per una corretta misurazione consigliamo l’utilizzo di caraffe graduate, una per ciascun componente. Queste verranno poi riutilizzate nei risanamenti successivi.
Come gonfiare il pallone packer?
Per il gonfiaggio necessiteremo di un paio di tubi di aria compressa e un manometro. Tieni presente che più è lontano il punto da risanare, più ti servirà una lunghezza maggiore di tubo per il gonfiaggio.
Fibra di vetro
Il materiale per eccellenza del risanamento packer: la fibra di vetro.
Questo tessuto è composto da stuoie di fili tagliati e da tessuti intrecciati bidirezionalmente che assicurano il rinforzo strutturale per eccellenza.
L’unione di entrambi forma una stuoia di consistenza pari a 1050 g/m2.
Strumenti per la veicolazione
Non sempre il punto di rottura da risanare si trova a portata di mano. Nei risanamenti un tantino più elaborati il pallone packer va tirato e/o spinto fino al punto di rottura.
Lo possiamo veicolare attraverso delle aste di spinta e/o delle corde per il tiraggio.
Fissaggio della fibra al pallone packer
Affinché la fibra di vetro resinata resti ancorata al pallone packer, è indispensabile garantirne un ancoraggio stabile.
L’ancoraggio deve essere tale da evitare lo spostamento durante l’attività di posizionamento e, allo stesso tempo, permettere al pallone di aprirsi sotto l’effetto dell’insufflaggio dell’aria.
Per agevolare questa operazione sarà necessario utilizzare, a seconda del diametro del tubo da risanare, il filo di ferro oppure degli elastici. Questi per fissare la fibra nel senso della rotondità del pallone.
È sempre consigliato (nei risanamenti fino al 150mm) il fissaggio con uno spago all’estremità del pallone per contrastare l’attività di spinta o tiraggio.
Palloni
I palloni da packer: gli strumenti più importanti.
Nei kit proposti abbiamo selezionato i palloni più utilizzati per coprire un vasto range di diametri senza riempirti il magazzino con elementi duplicati.
Dopo questa panoramica generale è arrivato il momento di scegliere il nostro kit.
In quale settore vorresti sperimentarti?
Nel civile o stradale?
Ecco le nostre due proposte.
- Kit per risanamento tubazioni fino a 150mm
- Kit per risanamento tubazioni superiori a 150mm
Come vedi mancano il compressore e la telecamera che puoi acquistare separatamente se già non li possiedi.
In entrambi i settori di intervento, è fondamentale possedere una telecamera che ti consenta di avere un’adeguata visibilità per rintracciare la rottura e un’estrema precisione nel posizionamento del packer.
Anche la potenza del compressore va scelta in base alla grandezza del palloni. Considera che più grande è il pallone più servirà un carico di aria più potente.
Scegliamo quindi il tuo kit per risanamento tubazioni
- Kit per risanamento tubazioni fino a 150mm
- Kit per risanamento tubazioni superiori a 150mm
Se posso darti un suggerimento per iniziare con il piede giusto: prendi familiarità con il kit nel tuo magazzino.
Prova e riprova prima di intraprendere lavori sui tubi.
Ti auguro un Buon Lavoro!
